Cresce Nottambula con il servizio di street host, ora raggiungibili anche via telefono e whatsapp. Investimenti per oltre 1 Milione di euro, grazie ai finanziamenti PN Metro 2021-2027, per migliorare la qualità della vita nella città che vive di notte

Dopo la positiva sperimentazione avviata a fine 2023 con il progetto Nottambula, il servizio viene confermato per i prossimi due anni grazie ad un bando di gara vinto dalla cordata guidata dalla cooperativa La Carovana insieme all’impresa sociale Open Group e alle associazioni 0waste e Universo.
Il progetto si inserisce nell’ambito delle politiche del Piano della Notte, finanziato con € 1.165.100 del PN Metro 2021-2027, e prevede la presenza di street host, operatrici e operatori che nelle ore notturne svolgono attività di ascolto, mediazione, accompagnamento e informazione, promuovendo la convivenza nello spazio pubblico, il rispetto dell’ambiente, la riduzione del danno, la prevenzione delle discriminazioni e la sicurezza di chi si muove in città di notte.
Gli e le street host saranno presenti nelle notti di giovedì, venerdì, sabato e prefestivi nelle zone ad alta frequentazione notturna – come la zona universitaria – e 7 notti su 7, con compiti di presidio, all’interno del parco della Montagnola, aperto h24.
Tra le novità del servizio, ora è possibile contattare gli e le street host per richiedere un accompagnamento tramite telefono e WhatsApp al numero 353 4834517 (rimangono sempre attive anche le modalità di contatto su Instagram attraverso messaggi e chiamate).
Il servizio, oltre all’impegno in strada, prevede un’articolata attività di formazione multidisciplinare per gli e le street host e momenti di approfondimento e divulgazione rivolti anche agli street tutor (addetti alla vigilanza), titolari di esercizi pubblici e lavoratrici e lavoratori notturni, per condividere conoscenze e strategie utili a migliorare la qualità della vita nella città che vive di notte. La formazione sui temi specifici della prevenzione e del contrasto della violenza nei confronti delle soggettività di genere avverrà nell’ambito del progetto “Tutta mia la città!”, promosso dal Comune, con una ricca rete di partner, e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
Il progetto è in continua evoluzione, grazie a un dialogo aperto tra l’Amministrazione, i cittadini e le cittadine, gli e le esercenti, gli operatori e le operatrici che hanno attività aperte in orario notturno. L’obiettivo è rendere Bologna una città più inclusiva, accessibile e sicura anche di notte, nella convinzione che uno spazio vissuto e curato sia la migliore risposta al degrado.
“La notte non è solo un tempo da regolare, ma uno spazio urbano vivo, fatto di relazioni, bisogni e diritti. Con questo Piano stiamo costruendo una Bologna che vive anche dopo il tramonto in modo sicuro, accessibile e solidale. I risultati che stiamo raccogliendo, grazie al lavoro degli street host e a una rete ampia di servizi, ci confermano che un altro modo di pensare e vivere la notte è possibile” commenta Emily Clancy, Vicesindaca di Bologna con delega al Piano della Notte.