Dati & Ricerche

Le politiche del Piano della Notte nascono dall’ascolto attivo e dall’osservazione diretta della città.
Alla base ci sono studi e ricerche pensati per orientare in modo consapevole le scelte e le azioni dell’amministrazione comunale.
Il primo tassello di questo percorso è rappresentato da una ricerca condotta dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, su incarico del Comune di Bologna.

Nel periodo compreso tra novembre 2022 e marzo 2023, è stata infatti condotta un’indagine approfondita sull’economia e l’esperienza notturna nella città di Bologna. Lo studio ha coinvolto due modalità principali: un campione rappresentativo di 892 cittadini selezionati secondo criteri statistici (età, genere, residenza), e un questionario auto-selezionato compilato volontariamente da 3.982 persone, di cui 733 hanno dichiarato di lavorare principalmente tra le 20:00 e le 6:00.

Questa doppia prospettiva ha permesso di analizzare sia la dimensione civica che quella lavorativa del vivere la città di notte.

I luoghi
della Notte

I dati raccolti rivelano una forte concentrazione della vita notturna nel centro storico di Bologna, con picchi significativi nei pressi di Piazza Lucio Dalla, Giardini Margherita, e nei poli culturali e ricreativi come DumBO, TPO e i club Locomotiv, Estragon, Link e Matis. La presenza si estende anche ai quartieri Navile, San Donato – San Vitale e Porto-Saragozza, come mostrano le heatmap generate dai dati. Questi luoghi non sono solo centri di aggregazione giovanile, ma rappresentano veri e propri snodi dell’economia serale e notturna della città.

frequenza e
mobilità

La ricerca mostra che la vita notturna è una realtà vissuta con grande frequenza, soprattutto tra i giovani: il 63% del campione auto-selezionato dichiara di uscire più volte a settimana, percentuale che sale fino al 76% tra gli under 30. I mezzi più utilizzati per muoversi di notte sono principalmente a piedi (36,6%), auto private (20,5%) e mezzi pubblici (26,2%). Chi risiede nel centro storico tende a spostarsi più facilmente senza auto, mentre dalle periferie l’utilizzo del mezzo privato è ancora elevato. Questi dati evidenziano l’importanza strategica di rafforzare la mobilità sostenibile notturna.

63%

del campione auto-selezionato esce
più volte a settimana

76%

giovani <30 anni esce
frequentemente
di notte

Mezzi di spostamento principali:

36,6%

a piedi

26,2%

mezzi pubblici

20,5%

in auto

percezioni e
problemi

La percezione della sicurezza varia sensibilmente in base alla compagnia: se si è in compagnia, il punteggio medio è 7,6 su 10, ma cala a 5,9 su 10 se ci si muove da soli. Tra i problemi più sentiti spicca il rumore notturno, ritenuto “abbastanza o molto” disturbante dal 34% degli intervistati. Le fonti più segnalate includono persone in strada, traffico, e locali notturni come bar, pub e discoteche. La situazione è percepita come più critica nel centro storico, dove l’intensità delle attività notturne si fa sentire maggiormente rispetto alle zone periferiche.

Percezione di sicurezza (media):

5,9/10

per chi si muove da solə

7,6/10

in compagnia

Problema del rumore:

34%

lo ritiene un problema “abbastanza”

fonti più
disturbanti

  • persone in strada
  • traffico
  • locali

aspettative e
servizi richiesti

I cittadini bolognesi chiedono una città notturna più accessibile e funzionale. Tra i servizi desiderati, spiccano in particolare:

  • Bagni pubblici (richiesti dall’88% del campione rappresentativo)

  • Farmacie e presidi sanitari notturni

  • Eventi culturali serali

  • Maggiore presenza di forze dell’ordine

In parallelo, emerge la necessità di migliorare infrastrutture come la pulizia urbana, la disponibilità di parcheggi, e il trasporto pubblico notturno, con punteggi di necessità superiori a 7 su 10. Le proposte più efficaci, secondo i cittadini, includono l’insonorizzazione dei locali, la creazione di tavoli di mediazione tra residenti e operatori, e il potenziamento dei controlli.

Servizi richiesti
in orario notturno
(gradimento >80%)

  • Bagni pubblici
  • Farmacie
  • Presidi sanitari
  • Eventi culturali
  • Forze dell’ordine

Aspetti critici
da migliorare
(valori >7/10)

  • Pulizia strade
  • Disponibilità trasporti
  • Illuminazione e parcheggi

i lavoratori
della Notte

Chi lavora tra le 20:00 e le 6:00 svolge un ruolo cruciale nell’economia notturna: le principali categorie coinvolte sono la sanità (31%), la ristorazione (21%), e il settore artistico-culturale (17%). Nonostante la maggioranza abbia contratti a tempo indeterminato (72%), molti lamentano condizioni insoddisfacenti.

Il lavoro notturno è spesso associato a stress, insonnia, difficoltà nella vita sociale e problemi di salute.
I lavoratori stessi chiedono servizi dedicati e una maggiore tutela, evidenziando l’urgenza di integrare il tema del benessere lavorativo nel Piano della Notte.

59%

ritiene la
retribuzione
inadeguata

67%

preferirebbe
lavorare
di giorno

conclusioni

Nel complesso, emerge una visione positiva e costruttiva: il 78% dei cittadini e l’83% dei lavoratori vedono l’economia della notte come un’opportunità per Bologna. Perché questa opportunità possa tradursi in uno sviluppo sostenibile, è necessario un equilibrio tra vivacità notturna, qualità della vita e diritti dei lavoratori.

Il Piano della Notte del Comune di Bologna si muove proprio in questa direzione, dando voce a esigenze diverse ma complementari.