Piano della Notte
Il Piano della Notte è una politica innovativa del Comune di Bologna che si pone l’obiettivo di affrontare la gestione della vita notturna della città in tutti i suoi aspetti: culturale, sociale, economico, di vivibilità e sicurezza. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra le diverse esigenze, garantendo diritti e opportunità per tutte e tutti.
Un modo nuovo di vedere la città h24, partito dall’ascolto di chi vive la notte.
Attraverso indagini e sondaggi, sono state raccolte richieste e proposte per migliorare i servizi e gli spazi pubblici. Da qui sono nate le prime azioni concrete: il potenziamento delle linee bus notturne, l’ampliamento degli hub di bike sharing, il supporto degli street host e l’introduzione di un servizio di accompagnamento a piedi per chi vuole rientrare in sicurezza.
Il progetto è in continua evoluzione, grazie a un dialogo aperto tra l’Amministrazione, gli operatori culturali, le forze dell’ordine, le categorie economiche e i cittadini.
L’obiettivo è rendere Bologna una città più inclusiva, accessibile e sicura anche di notte, nella convinzione che uno spazio vissuto e curato sia la migliore risposta al degrado.

come
nasce
Il percorso inizia nel 2021 con l’introduzione di una delega dedicata all’Economia della notte e, successivamente, con la creazione di un’unità intermedia all’interno della Direzione Generale. A settembre 2022, la Giunta Comunale approva le prime linee guida e istituisce una cabina di regia intersettoriale e interassessorile per coordinare il progetto.
Nel 2023, il Comune di Bologna, in collaborazione con la Fondazione per l’Innovazione Urbana, lancia un questionario per raccogliere bisogni, priorità e aspettative di chi vive, lavora e attraversa la città di notte. Mobilità, convivenza negli spazi pubblici, impatto acustico, offerta culturale, qualità del lavoro e salute sono alcuni dei temi approfonditi per comprendere meglio l’identità della città notturna e migliorare i servizi.
Gli stati
generali
della notte
Nel marzo 2023 prendono il via gli Stati generali della notte, una serie di incontri per analizzare i dati raccolti, avviare il lavoro di co-progettazione e confrontarsi con rappresentanti di due città europee: Londra con Amy Lamè, Zarina della notte della capitale inglese e Amsterdam con Mirik Milan, sindaco della notte dell’omonima città.
Oltre agli incontri con esperti internazionali, gli Stati Generali diventano un’occasione di dialogo con la città attraverso tavoli tematici, discussioni pubbliche e momenti di approfondimento per costruire una visione condivisa sulla vita notturna di Bologna.
I dati
Le iniziative del Piano della Notte si basano su un’approfondita raccolta di dati, realizzata attraverso due strumenti principali: un questionario e focus group con diverse categorie di portatori di interesse. In alcuni casi, gli incontri si sono svolti direttamente nei luoghi della vita notturna, per comprendere meglio le dinamiche e le criticità da affrontare.
Il questionario, inizialmente rivolto a un campione rappresentativo, è stato poi aperto a tutta la cittadinanza, raccogliendo circa 5.000 risposte tra residenti e city users.
Dalle ricerche è emerso un dato chiave: la notte è una grande opportunità per la città. Pur consapevoli delle criticità e delle sfide da affrontare, il focus è stato posto sulle possibilità di miglioramento e sviluppo.
L’indagine si è articolata in tre strumenti principali:
- Un’indagine demoscopica sulla popolazione bolognese, che ha coinvolto 892 partecipanti.
- Un questionario autosomministrato, compilato da 3.982 persone.
- Focus group con vari stakeholder, tra cui gestori di locali, teatri, discoteche, comitati di residenti, studenti e forze dell’ordine.
I risultati sono stati analizzati e presentati dal sociologo Riccardo Prandini, Professore Ordinario dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, e dal ricercatore Matteo Cataldi esperto di metodologie quantitative di ricerca sociale e di analisi GIS applicate a studi sociologici.
Scarica l’infografica: Bologna di notte – i dati emersi dalle ricerche.
Questi dati hanno rappresentato la base per la co-progettazione del Piano della Notte. Consulta la pagina Dati & Ricerche per approfondire.
Gli obiettivi
Bologna di Notte nasce con l’obiettivo di garantire un equilibrio tra vivibilità, sicurezza, socialità e sviluppo economico.
Il progetto si propone di rendere Bologna una città capace di accogliere e valorizzare ciò che accade dopo il tramonto, ascoltando i bisogni di chi la vive, ci lavora o semplicemente la attraversa. Alla base c’è la convinzione che una città vissuta anche di notte, con servizi adeguati, presidi attivi e spazi pubblici curati, sia una città più inclusiva, dinamica e resiliente. La notte non viene più considerata un vuoto da contenere, ma un tempo da progettare, dove coesistano diritti, opportunità e responsabilità condivise.
Grazie a un dialogo costante tra istituzioni, operatori culturali, forze dell’ordine, cittadinanza e categorie economiche, Bologna di Notte intende costruire una nuova visione urbana, in cui le ore serali e notturne diventano occasione di incontro, innovazione e cura collettiva degli spazi comuni.
La commissione consultiva
La Commissione Consultiva per la Notte, presieduta dalla vicesindaca con delega alla notte Emily Clancy, è un organo di confronto tra l’Amministrazione e i rappresentanti delle categorie coinvolte nella vita notturna della città. Il suo ruolo è raccogliere segnalazioni, proporre iniziative e dialogare con altri soggetti istituzionali convocati dalla cabina di regia.
Istituita il 25 marzo 2024, la Commissione si riunisce almeno due volte all’anno, o su convocazione della Presidente. È composta da due rappresentanti per ciascuna delle 13 categorie individuate, i quali si impegnano a riportare istanze e proposte della loro categoria.
La partecipazione avviene a titolo gratuito e i membri restano in carica per tre anni.
Scarica il file con l’elenco dei rappresentanti della Commissione in carica.
Accanto alla Commissione, sono stati istituiti diversi tavoli di lavoro dedicati a temi specifici.